manuel (2018)

Manuel è un film che non racconta una storia, ma ti fa sentire sulla pelle la storia. Una ragazzo da poco maggiorenne che esce dalla comunità famiglia in cui era cresciuto, visto che la madre era stata incarcerata. In primo luogo il protagonista vive l'impatto con il mondo esterno, lui che fino a quel momento è vissuto in un ambiente circoscritto, ma in fondo protetto. Di conseguenza domina l'incertezza di quello che può accadere fuori.
Circondato da enormi alveari umani costruiti a profusione, in mezzo al nulla, dai palazzinari romani, Manuel si trova di fronte a dover assumenrsi una responsabilità più grandi di quello che possono sostenere le sue spalle. E questo secondo aspetto si sviluppa in maniera graduale, come un peso che ti affonda e te lo fa sentire con un disagio sempre più crescente. Spalle che tuttavia sia Albertini alla regia e soprattutto Lattanzi, nei panni del protagonista, sono in grado di gestire. Un film da scoprire.